Apprendiamo dai social della scomparsa di Kapangdji. I libri di biomeccanica di questo autore del 1928 hanno accompagnato fisioterapisti, professionisti delle attività motorie e soprattutto osteopati. Una biomeccanica che oggi viene rivisitata alla luce delle nuove conoscenze ma che non ha mai perso la pragmaticità e l’eloquenza didattica. In ogni caso ci ha lasciato un mito.
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